Se prima di partire per le Seychelles vi chiedete cosa e dove mangiare con i bambini, proviamo a raccontarvi qualcosa della nostra esperienza…
Eravamo 2 famiglie e avevamo tre bambini al seguito, rispettivamente di 1, 2 e 4 anni.
Io sono una mamma “privilegiata”, due su due figli stramangioni che, generalmente, si adattano ovunque. Ma Elena e famiglia avevano anche la tipologia bimbo dall’appetito altalenante: più complicato da accontentare.
Ecco cosa suggerisco:
1. Self catering: scegliere per le sistemazioni la tipologia self-catering ( piccoli appartamenti con uso cucina) che, con bambini al seguito, si è rivelata una buona soluzione.
2. food pack da casa: creare un food-pack base con cui partire: mezzo litro d’olio, un pacco di pasta (ditalini integrali bio) – la pasta di marca italiana si trova, ma magari in formato piccolo è più difficile – una zuppa legumi e cereali multi funzione, un sugo pronto per qualsiasi evenienza, un po’ di sale, un pò di zucchero (in alcune guest-house si trovano, ma non datelo per scontato!), crackers e biscotti semplici per cali di zucchero improvvisi, latti vari mono porzione ( riso – mandorle) per alternarli al latte vaccino.
3. spesa al supermercato: arrivati a destinazione cercare comunque un supermercato (a parte 2-3 supermercati grandi concentrati soprattutto a Victoria di cui vi abbiamo già parlato nel precedente articolo, sembrano botteghine polverose del vecchio west). Cosa abbiamo comprato? Succhi di frutta 100% concentrato (mango- papaya- frutto della passione, vearamente buoni), boccioni di acqua ( l’acqua del rubinetto è meglio non berla e le bottigliette sono piuttosto care), caffè solubile ( bere un buon espresso è impossibile tanto vale utilizzare il bollitore che si trova in ogni abitazione), pane (esiste esclusivamente pane morbido al latte e al burro: per gli amanti della crosta dura…fatevene una ragione). Sappiate che il supermercato abbonda di scatolette di qualsiasi sorta…ma il fresco, frutta e verdura, è davvero misero e scadente.
4. comprare frutta e verdura per strada: se volete mangiare frutta e verdura scegliete le bancarelle per strada: bananine piccole e dolcissime si trovano ovunque; a novembre era anche periodo di mango: verdi e gialli, da insalata e da dessert. 30 rupie 2 euro, 4-5 piccoli manghi ( squisiti per colazione e merenda), le papaye buonissime erano un po’ più care, si trovavano anche cocchi (da bere e da mangiare), mele di giava ( un piccolo frutto piramidale rosso leggermente salato) jack fruit ( gusto big-Babol super appiccicoso…ai miei bimbi è piaciuto molto).
Le verdure erano più complicate da reperire: noi abbiamo preso cetrioli e una zucchina bitorzoluta molto amara per le insalate. Si trovano carote, pomodori, verza. Ma ai bambini sono piaciute molto le patate dolci viola, le abbiamo spesso portate dietro solo bollite con un po’ d’olio… e per loro sapevano di castagne.
5. Mangiate al take Away! È sicuramente un’esperienza da fare quella di prendere le loro barchette di polistirolo e gustarle on the road. Spesso e volentieri nei vari contenitori da scoperchiare si trovano: curry di pollo o di pesce, noodles vegetali, maiale al cocco. A prevalere è l’unto su cui galleggiano i vari spezzatini…allora per non sbagliare, magari optare per il classico riso in bianco (tipo basmati) con aggiunta di crema di lenticchie, oppure capita di trovare ( Beau Vallon, Mahè) dei take Away con bbq …e allora concedetevi un buon spiedino espresso di carne o di pesce! Comunque vi segnaliamo il miglior take away che abbiamo trovato sull’isola di Praslin: Papa’s take away, poco distante dalla chiesa del villaggio di baia Sant’Anne).
6. Evitare gli snack bar: esistono gli “snack bar” che generalmente hanno triangolini fritti ripieni di pesce o pollo, banana cake fritte ( buone solo se calde), rotoloni di Pan di Spagna con marmellate fosforescenti, tramezzini super farciti di salse indefinite e pizze flaccide a base di tonno…che io eviterei.
7. Comprare il pane nelle Bakery: Di panificio ne ho trovato e sperimentato solo uno, vicino al porto di La digue…utilizzavano farina di mais e di cocco per fare diverse preparazioni di dolci, pancake e muffins, le brioche sono in stile francese super burrose e dal peso specifico non indifferente.
8. Concedersi un gelato a Praslin: a Praslin c’è una gelateria che è diventata un’attrazione di per sé:Da Luca, ad Anse Volbert. Come dice il nome, si tratta di un gelataio italiano che si è trasferito Qui. è vero che il gelato è buono, ma non prendete la coppa tropicale che vi consiglia la Lonely planet: 190 rupie, 13 euro, per molta fuffa?! Meglio le classiche palline (20 rupie l’una) …i miei gusti preferiti? Cocco e vaniglia.
9. Escursione con bbq in spiaggia: almeno una volta è da provare. premesso che senza escursioni di pesci se ne vedono pochi e nuotare senza il pericolo delle correnti e alta e bassa marea è difficile, tanto vale fare un’escursione, che alleggerisce il portafoglio ma arricchisce lo spirito. Il classico pranzo da escursione: insalata di mango….a me faceva impazzire! e insalata a base di verza e carote con vario pesce affumicato ( buona, occhio al sale!). Poi pollo al bbq con salsa creola ( una sorta di peperonata), trancio di barracuda o job fish speziato e grigliato. Da bere a scelta birra o bibite e acqua inclusi nel prezzo. Un’escursione di un’intera giornata con sosta su un isola, pranzo e snorkeling costa circa 90 € a persona.
10. Mangiare nei ristoranti costa come in Italia se non di più: I prezzi per un main course in un bel localino sulla spiaggia: curry di octopus, filetto di red snapper, fish kebab, variano da 220-350 rupie. Circa 20 euro a piatto, la convenienza rispetto all’Italia è che includono il contorno: french fries, riso o insalata. I piatti vegetariani creoli costano ovviamente meno. Nessun problema se si vuol dividere i piatti o se per i bimbi si chiede solo del riso. A tutto c’è da aggiungere un 15% di tasse, il nostro “coperto”. L’acqua è cara, un calice di vino molto caro, meglio optare per la birra locale (consiglio la Eku 45 rupie ) ma le bottigliette non arrivano a 330cl.
Il buffet creolo a prezzo fisso? Se fate le escursioni lo eviterei, è un po’ una ripetizione e se non siete dei grandi mangioni il prezzo non vale la “candela”! Tuttavia, anche qui vi diamo il nostro consiglio: Laurier a Praslin offre un scenografico buffet misto di pesce (grigliato al momento), carne, frutta e verdura a volontà. In più i bambini potranno osservare le tartarughe di Aldabra, una volpe volante e, arrivando presto, una miriade di uccellini nel giardino della struttura!
11. Comprare il pesce dai pescatori: ma se volete veramente risparmiare e mangiare pesce di qualità, aspettate il rientro dei pescatori…50 rupie (poco più di due euro, come un riso con lenticchie al take Away) per un carangide da un chilo e mezzo. E se non avete il marito pescatore come me, ve lo sfilettano pure. 20 minuti al forno, un pò di olio e lime. E buon appetito!
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