Si è conclusa da poco l’estate e come ogni anno mi ritrovo a sfogliarne i ricordi. Devo dire che è stata un’annata suis generis, non tanto perché non abbiamo viaggiato molto, dato che prediligo sempre farlo in momenti dell’anno più tranquilli, quanto perché si è trattato di un’estate slow. Un’estate cioè in sintonia con i ritmi di una famiglia in attesa di un secondo bambino ( che poi si è rivelata una femminuccia) e col primo da assecondare.
Un’estate fatta di brevi escursioni e piccole scoperte, ma soprattutto, tantissimo mare. E, in questo caso, 3 diverse declinazioni di Mare Nostrum.
Abbiamo cominciato presto, con un tuffo in un mare selvaggio molto sottovalutato, a mio avviso. Abbiamo inaugurato il primo sole con un weekend tutto toscano nel Golfo di Baratti (Piombino). Si tratta di una zona che offre molto alle famiglie, dalla spiagge nere e ferrose alle visite archeologiche nelle vicine e bellissime tombe etrusche. Dopo questo primo assaggio, ci siamo catapultati in Sardegna, nella zona di Orosei, per continuare a godere del meglio delle nostre spiagge, per gustare l’ottimo cibo sardo e scoprirne, come sempre, la cultura.
Anche questo in caso, non sono mancate sorprese e qualche conferma. Come la bellezza di queste coste che difficilmente trovano concorrenti all’altezza.
In un batter d’occhio sembrava quindi che l’estate fosse finita, con settembre alle porte, il caldo asfissiante che finalmente donava una tregua e la voglia di mettere via bikini e braccioli per il bagnetto. Non prima però di un meraviglioso saluto a ombrelloni e lettini sulla Riviera di Romagna. Un altro cambio completo di prospettiva: dal mare libero e senza redini della Sardegna, alle coccole senza fine di Bellaria Igea Marina.
Qui ci siamo lasciati andare totalmente al relax che si traduceva in lunghe passeggiate sulla battigia, gite ai parchi di divertimento per bambini, tuffi in piscina e, dulcis in fundo, escursioni nelle fin troppo sconosciute colline dell’entroterra.
Beh, alla fine, devo dire che forse quest’estate abbiamo testato una dimensione diversa del viaggio: meno “di corsa” e meno esotica, ma che nondimeno ci ha permesso di scoprire tanti lati inediti del nostro Paese e di tornare a casa sempre più convinti che è lo spirito che fa il viaggio, non la meta.
Con questo articolo partecipo al contest lanciato da Jamaluca la mia estate 2017 in 10 scatti.